Curiosità

Se volete addentrarvi ancora di più nel Paese delle Meraviglie, qui trovate quello che fa per voi: tante curiosità sul romanzo e sulle versioni cinematografiche...

Lewis Carroll è lo pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson. Carroll non era solo un romanziere, ma anche un matematico, un sacerdote, un fotografo ed un artista: illustrò per primo la storia e riempì il romanzo di giochi matematici.

Le sorelle Liddell: da sinistra, Lorina, Edith ed Alice 
Carroll ebbe l'idea del romanzo mentre stava remando lungo il fiume Isis quando Alice Lidell gli chiese di raccontare una storia per sé e le sue sorelle Lorina ed Edith. Durante altre gite in barca ad Oxford Carroll ampliò la trama.
L'originale Alice a cui Carroll si ispirò non era bionda ma castana, con i capelli a caschetto.

Il primo titolo del romanzo fu Alice's Adventure Under Ground, ovvero "L'avventura di Alice Sottoterra". L'idea del mondo di sotto viene ripresa nella versione cinematografica diretta da Tim Burton dove il Paese delle Meraviglie viene chiamato Underworld (Mondo di Sotto).
Il romanzo fu bandito in Cina nel 1931 perché "gli animali non dovrebbero usare il linguaggio umano".
Nel Regno Unito Carroll aveva una grande fan: la Regina Vittoria in persona.

Il Bianconiglio secondo Salvador Dalì (1969) 
Nel corso del tempo, molti illustratori si susseguirono nel rappresentare il bizzarro mondo creato da Carroll. Oltre all'autore stesso, a John Tenniel ed a Arthur Rackham, anche Salvador Dalì realizzò nel 1969 delle illustrazioni, che vennero pubblicate nell'edizione della Press-Random Hause di New York nello stesso anno (qui per la galleria con le illustrazioni).

Esiste persino la sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie, conosciuta anche come sindrome di Todd: si tratta di una condizione neurologica che provoca disorientamento in chi ne è affetto.


Tra i tanti adattamenti cinematografici (di cui parliamo qui), i due film Disney - il primo del 1951, il secondo del 2010 - sono i più conosciuti.

Per il film d'animazione del 1951, il primo problema era cercare di dare una trama alla storia. Per legare la storia, allora, aggiunsero scenette comiche e musica e per rendere ancora più godibile il film decisero di prendere i personaggi migliori anche dal secondo romanzo, Through the Looking Glass. Ma per mantenere un legame con la storia creata da Carroll, utilizzarono i testi delle sue poesie nonsense: ben 30 canzoni vennero scritte, ma solo 14 sono presenti nel film. 

Quando il film uscì nel 1951, non ebbe immediato successo. Tuttavia negli anni 70 divenne molto famoso tra gli studenti del college e la Disney decise di distribuire nuovamente il film nel 1974. La seconda distribuzione andò talmente bene che venne distribuito per la terza volta nel 1981 e, nello stesso anno, fu uno dei primissimi film Disney ad essere distribuito in videocassetta.

Durante le riprese di Alice in Wonderland (2010), l'ufficio di Tim Burton a Londra era lo stesso usato dall'illustratore Arthur Rackham. 
Per rendere anche sullo schermo i diversi cambiamenti di altezza di Alice (interpretata da Mia Wasikowska), la produzione ha preferito non usare eccessivamente gli effetti speciali: così, per rendere Alice più alta, spesso è stata utilizzata una semplice cassetta per le mele.
Inoltre, per rendere più realistici gli animali, prima di creare il Bianconiglio, gli animatori hanno passato un'intera giornata in un centro per conigli abbandonati: hanno potuto così osservare e fotografare i loro movimenti, in particolare mentre masticavano e muovevano il naso.


https://itunes.apple.com/it/app/alice-nel-paese-delle-meraviglie/id771272651?mt=8

Potrete trovare Alice e le illustrazioni di Arthur Rackham nell'applicazione "Alice nel Paese delle Meraviglie - Arthur Rackham" per iPad (qui per il sito iTunes). Esistono altre app dedicate ad Alice, ma questa è l'unica ad aver riscoperto le bellissime illustrazioni di Rackham, pubblicate per la prima volta nel 1907.
Non solo potrete leggere la storia ed ammirare i disegni, ma potrete interagire con Alice versandole il tè o facendovi una foto all'interno di bellissime cornici.
Purtroppo l'app è solo per iPad, ma scommettiamo che presto sarà disponibile anche per gli altri apparecchi Apple. Intanto possiamo sempre goderci le illustrazioni di Arthur Rackham.



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